Ricerca di essenzialità. Linee pulite che alleggeriscono i capi, tracciando un percorso che porta verso un lusso discreto. Quasi interiore. È uno stile ben definito quello della donna Jacob Cohën PE25, fatto di rigore e femminilità. Non si esagera mai nel gioco di equilibri che descrivono una collezione dall'accezione intima.

Il cuore è sempre il denim. Vitale. Energetico. Lavorato con lavaggi "femminili". Trattamenti che ingentiliscono il tessuto resistente per definizione. Over-shirt che rivelano top decisamente essenziali, in cotone a righe o a tinta unita, allacciati a doppio giro, con cinture e fibbia, netto rimando al mondo della lingerie più trasgressiva. Non c'è spazio per la leziosità. Al contrario: c'è un qualcosa di molto
affine al guardaroba maschile. Le camicie in popeline a rigone. Gli short in pelle dal taglio boxeur.

È tutta una questione di attitudine. Di sicurezza di sé. Di voler mostrare la propria femminilità, come pervasa da una forza nuova che racconta di una donna nuova. Non si guarda alle mode. Piuttosto si crea la tendenza di voler capi che durano nel tempo. La qualità è in prima linea.

I jeans si aprono sul fondo, come le corolle dei fiori. L'attitudine décontractée di abiti in denim savana, spezzati da cinture in contrasto. Giacche in cotone trattato rivelano tutta la funzionalità di tasche over, che paiono applicate come i decori negli abiti couture. Iniezioni di colore acidi, al limite del fluo, come il verde, accanto a tinte più conservatrici come il blu, il grigio e il bianco uovo, sono maglioncini di cachemire leggerissimo, dallo scollo profondo e dalla manica corta.